Bacio-tra-Salvini-e-Di-Maio

Che cosa ci fanno un disoccupato e un appassionato di ruspe appassionatamente abbracciati in un bacio? È solo una delle ultimissime e bellissime provocazioni che si sono viste apparire sui muri di Roma nei giorni successivi alle elezioni che ritrae in stile murales di Banksy Salvini e Di Maio, leader rispettivamente del carroccio e dei penta stellati che hanno ricevuto la maggioranza dei voti, intenti a mettersi d’accordo. Fin dalle primissime ore dopo i risultati pare ovvio che i 5 stelle non ce l’avrebbero fatta da soli a governare il Paese che ormai vive la crisi democratica vista anche nell’austera Germania che ci ha messo ben 6 mesi a trovare un accordo per il governo: la Merkel in ginocchio a cercare voti dal socialista Schulz. Per una buona volta anche l’Italia ricalca gli altri Pesi europei avendo un risultato di ingovernabilità, come il Belgio – sede del Parlamento europeo – dove la situazione non si sblocca a causa di dissapori tra valloni e fiamminghi.

Non solo ingovernabilità ma stavolta gli italiani hanno dato il loro meglio nella produzione di meme in merito alla attuale situazione politica, come per dire, ridere per non piangere. Dopo il murales in stile Banksy, un’altra grande opera pittorica stavolta di Caravaggio capeggia sui muri di Roma. Non è un murales ma una stampa che anche stavolta le forze dell’ordine si affrettano a rimuovere. La firma riportata è quella di Sirante che al posto dei tre giocatori di carte del 1594 inserisce i visi di Di Maio, Salvini e Berlusconi. Salvini è nella classica situazione del “Vorrei ma non posso”… e allora intanto posto con una ricchissima produzione di tweet e video che scatenano la creatività del web, passando per un webete pure lui. Scaricare Berlusconi non è affatto facile, nonostante il nano di Arcore abbia evidenti acciacchi dovuti all’età non lo si può liquidare come se fosse una Meloni qualsiasi ricordandosi bene di tutti i miliardi che ha prestato alla Lega. Di Maio non vuole Berlusconi per avere un minimo di dignità davanti ai suoi elettori a cui era stato promesso il cambiamento che però passa dall’accordo con la Lega per avere la maggioranza.

Il quadro parla da sé: Sirante prende sputo dal maestro Caravaggio per dipingere quella che è un truffa bella e buona alla vecchia maniera. Un vecchio anziano un po’ ingenuo gioca a carte con il suo oppositore per eccellenza, che mette in atto un complotto e trucca il gioco della politica con quello che all’inizio era uno dei suoi avversari, prima coalizzato con il vecchio decrepito. È un’opera che dovrebbe di diritto entrare nei musei poiché spiega in modo davvero molto efficacie le strategie dei politici. Pare che tutte le puntate delle telenovela “il segreto delle formazione del governo”, come la ha più o meno definita il reggente del Pd Martina, sosia di Lurch della famiglia Adams, si torni al punto di partenza: da quel primo bacio, Di Maio e Salvini finalmente consumeranno la loro unione? Staremo a vedere nelle prossime puntante!

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