La ghisa sferoidale è una lega metallica utilizzato per la prima volta durante la seconda guerra mondiale. Tra le qualità vantate da questo tipo di ghisa, si trova prima di tutto la resistenza e l’elasticità: essendo costituita da elementi sferici, a differenza della ghisa lamellare tradizionale, è molto meno soggetta a rompersi e a spaccarsi e riesce a sopportare anche un carico considerevole.

In pratica, questo materiale possiede un livello di elasticità comparabile a quello dell’acciaio. I chiusini in ghisa rappresentano quindi una scelta eccellente soprattutto nel contesto stradale, proprio in merito alla capacità di resistere ai carichi pesanti che questo materiale possiede. Un chiusino in ghisa sferoidale possiede un’elasticità rilevante, non si sfalda e non si rompe, mantiene la sua posizione originale e garantisce di conseguenza una maggiore sicurezza.

Gli elementi realizzati in ghisa sferoidale vengono quindi consigliati soprattutto per la posa di griglie e chiusini da collocare anche direttamente sulla superficie stradale e sui marciapiedi, grazie alla possibilità di sopportare perfettamente il peso con uno spessore comunque limitato.

Le principali doti meccaniche della ghisa sferoidale

La ghisa tradizionale è costituita da una struttura a lamelle, tipica della grafite, che nel corso del tempo può sfaldarsi e spaccarsi, generando fessure, crepe o rotture vere e proprie. Nella produzione della ghisa sferoidale le lamelle vengono trasformate in elementi sferoidali, escludendo così la caratteristica tendenza a rompersi della struttura lamellare.

Dalle varie prove e dai test effettuati è emerso che la ghisa sferoidale può spaccarsi solo marginalmente, mantenendo comunque la propria consistenza e assicurando un’eccellente resistenza ai carichi e alla corrosione. È inoltre più facile da lavorare, più leggera e sopporta molto bene anche gli urti, con un’elevata capacità di deformazione che precede il punto di rottura.

Quali sono i principali contesti di utilizzo della ghisa sferoidale

In merito alle doti di cui abbiamo parlato, la resistenza ai carichi pesanti, l’elasticità, lo spessore limitato e la leggerezza, la ghisa sferoidale è indicata per la realizzazione di chiusini di ispezione da posizionare in diversi ambienti e situazioni.

In particolare, tali elementi vengono prodotti in diverse versioni corrispondenti a classi di resistenza differenti, con carichi di rottura più o meno elevati.

I chiusini che corrispondono ad un carico di rottura più basso, intorno ad una tonnellata, sono adatti nelle zone transitate da pedoni o ciclisti, mentre gli elementi in grado di resistere a carichi più pesanti, anche  fino a 90 tonnellate, possono essere destinati a marciapiedi frequentati, parcheggi sotterranei o multipiano, aree di sosta, carreggiate di strade anche ad elevata frequentazione, fino ad arrivare alla pavimentazione di infrastrutture come aeroporti e porti.

Un utilizzo tipico di questi elementi in ghisa sferoidale è la chiusura dei pozzi di scarico e dei canaletti situati lungo il bordo dei marciapiedi, sia verso la strada che sul marciapiedi stesso.

Per essere considerati di ottima qualità, i chiusini in ghisa sferoidale devono corrispondere a determinati standard europei e devono riportare impressi sia il marchio di qualità, sia il logo del produttore e del certificatore.

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