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Finalmente la vicenda della nave Diciotti si può dire conclusa: i migranti sono sbarcati e hanno potuto finalmente salutare quella nave sulla quale erano stati tenuti in ostaggio per quasi una settimana. Arrivata nel porto di Catania il 20 agosto, dopo aver tratto in salvo 177 migranti al largo di Lampedusa, la nave Diciotti è diventata presto il simbolo della campagna elettorale di Matteo Salvini. Sì, perchè fondamentalmente è di questo che si tratta: l’ennesimo provvedimento preso per dimostrare ai propri elettori che qualcosa si sta facendo, che l’immigrazione si sta combattendo e che i pugni rimangono belli chiusi. Peccato che Salvini non avesse fatto i conti con il fatto che siamo in Italia, che esistono dei diritti dell’umanità e che le persone a bordo della nave fossero persone.

Il ministro dell’interno, adesso, è indagato e gravano sulle sue spalle delle accuse pesanti: dovrà rispondere per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Purtroppo possiamo già prevede come andranno le cose: in Italia siamo ormai abituati e con Di Maio che lo difende c’è poco da sperare che la giustizia faccia davvero il suo corso.

Dove andranno i migranti della nave Diciotti?

Hanno dovuto aspettare diversi giorni, imprigionati su quella nave che sicuramente non porta con sè ricordi idilliaci. Erano in 177 e solamente alcuni di loro hanno potuto toccare la terraferma prima di sabato notte: i minorenni e alcune donne in condizioni di salute preoccupanti erano stati fatti scendere qualche giorno prima. Su quella maledetta nave sono rimaste 143 persone, con alle spalle delle storie strazianti, fatte di soprusi e di violenze, di torture e di morte. Eppure, secondo il nostro ministro dell’interno, i migranti della nave Diciotti non meritavano di sbarcare in Italia.

Per il momento, sono in 143 all’hotspot di Messina e stanno tutti aspettando di sapere dove saranno mandati. Quasi come fossero dei pacchi e non delle persone con un passato doloroso. Un grupoo di 20 migranti andrà in Albania, un altro gruppo in Irlanda e gli altri saranno invece accolti dalla Curia in diversi centri del territorio italiano. L’attesa non dovrebbe essere ancora lunga, ma si sa: è sempre meglio attendere prima di dire l’ultima parola.

Le accuse di cui dovrà rispondere Salvini

Salvini ha mantenuto la parola: si è mostrato per l’ennesima volta determinato ai suoi elettori ma in questa occasione sembra proprio che l’abbia combinata grossa. Il caso della nave Diciotti non è certo isolato: basta pensare all’Aquarius o alla nave Lifeline. Il braccio di ferro con l’Europa continua ma bisogna sempre considerare che stiamo parlando di persone. Salvini è stato accusato di sequestro di persona, abuso d’ufficio ed arresto illegale. Adesso dovrà rispondere delle sue scelte e ci auguriamo che giustizia sia fatta. Dal canto suo, l’altro vice premier Di Maio ha dichiarato ufficialmente di schierarsi dalla parte di Salvini, che secondo i pentastellati non avrebbe violato alcun tipo di accordo.

Ci troviamo in una situazione paradossale, eppure tremendamente reale. Centinaia di persone cercano di raggiungere le coste europee in cerca di salvezza mentre gli Stati cercano un accordo che sembra non arrivare mai.

Di Editor