Alle pendici del monte Toubkal, in Marocco, lo scorso 17 dicembre, sono stati trovati i corpi di due turiste scandinave: uno appartenente alla danese Louisa Vesterager Jespersen, di 24 anni, e l’altro alla norvegese Maren Ueland, di 28 anni. Un’importante svolta nelle indagini c’è stata quando sul web è stato diffuso il video della decapitazione di una delle due donne.

Per tali brutali uccisioni sono state arrestate 4 persone, una delle quali è stata immediatamente individuata, in quanto durante la fuga ha perso il portafogli. Di fatto, come ha affermato una fonte vicina all’inchiesta, l’Islam radicale non è da escludere, a causa del profilo dei sospettati. Infatti, il procuratore generale ha fatto sapere che il primo uomo preso in custodia appartiene ad un gruppo militante.

Il video della decapitazione

I corpi senza vita delle due ragazze sono stati trovati nell’Alto Atlante, una regione montuosa del Sud, molto amata dagli escursionisti, che si trova a 70 km da Marrakech. Probabilmente le due ragazze volevano raggiungere la vetta del monte Toubkal.

Ad accorgersi della presenza dei due cadaveri è stato un passante, che ha rinvenuto i corpi senza vita delle giovani nella tenda che condividevano. All’inizio gli investigatori hanno pensato ad una gang di ragazzi non ben organizzata. Tuttavia, circa 48 ore dopo, è apparso su internet un video che mostra la decapitazione di una delle due turiste, ad opera di uomo armato di coltello. Tuttavia, le immagini mostrano anche un altro uomo che si trova nei pressi del secondo cadavere e, in sottofondo, emergono le voci di altri 2 complici, che gridano “vendetta”.

Secondo il Marocco World News, i sospettati erano accampati nella medesima zona in cui è avvenuto l’omicidio. Alcuni testimoni avrebbero visto il gruppo di notte, mentre si dirigeva verso il campo.

Potrebbe trattarsi del terzo attacco terroristico in Marocco

A seguire il caso, attualmente, è l’Fbi marocchina, il Bcij, Bureau central d’investigativo Judiciaires. Secondo le fonti vicine agli investigatori il video trasmesso sul web sarebbe autentico. La polizia ha  provveduto a fare un identikit dei presunti assassini delle due ragazze scandinave, anche grazie a quanto emerso dal video, e ne ha diffuso le immagini. Si tratta di uomini vestiti di bianco e caratterizzati da una barba particolarmente lunga.

Ad incastrare uno dei 4 carnefici è stato un portafoglio perso durante la fuga, che ha condotto gli agenti in un quartiere posto nella periferia di Marrakech. Dopo il primo arresto, pian piano sono stati individuati anche gli altri complici.

Di fatto, se la pista terroristica fosse confermata, questo sarebbe il terzo attacco in Marocco. Il primo risale all’11 maggio 2003, a Casablanca, ed ha causato la morte di ben 47 persone, mentre il secondo, è del 28 aprile 2011, al Cafè Argana di Marrakech, che ha provocato 17 morti.

La speranza, qualunque sia l’esito delle indagini, è che episodi simili non si verifichino più e che il Marocco possa tornare ad essere un luogo sicuro in cui visitare posti incredibili.

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