Di Maio ospite in un programma televisivo, Agorà Estate, dichiara che non gli importa se il ministro dell’Interno Salvini abbia esagerato o meno poiché l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella ha sbloccato la situazione della nave Diciotti.Arriva quindi il primo endorsement all’operato di Mattarella. Inoltre, il Guardasigilli incalza contro Salvini e conferma l’autonomia della magistratura e del loro operato. I rapporti trai due partiti di Governo sono più tesi che mai dopo la dichiarazione di Di Maio che ribadisce il suo pieno rispetto alle decisioni di Mattarella.Di Maio continua l’intervista dichiarando che è compito della Magistratura ricercare e perseguire gli eventuali trasgressori, facendo riferimento alla volontà di Salvini di far sbarcare i migranti tutti in manette. Salvini avrebbe voluto trattenere tutto l’equipaggio per i successivi accertamenti e indagini in merito all’ammutinamento che potrebbe aver svelato chi sono gli scafisti bordo, secondo il presidente del Viminale.

La situazione si sblocca grazie a Mattarella che fa sbarcare i migranti della nave Diciotti nel porto di Trapani in Sicilia liberi. A Salvini non va giù, tanto da dichiarare in un post che non lascerà la questione in sospeso: attende che giustizia sia fatta. Il ministro della Lega non ha intenzione di vedere a piede libero tutte le persone salvate dalla nave Diciotti, facendo riferimento a due in particolare che potrebbero essere gli scafisti. Nei confronti di Mattarella, Salvini non ha nulla da dire e si rende disponibile a un confronto con Mattarella (un altro? E allora a che è servito quello di lunedì?) ricordando che la lotta all’immigrazione è una priorità per il Paese.

Roberto Fico del Movimento, presidente della Camera, giudica come positivi gli interventi del capo dello Stato e anche il PD si schiera tutto con il Presidente Mattarella. Martina incalza pretendendo le dimissioni di Salviniperché incapace di sopperire al suo compito istituzionale. Un’Italia isolata e non più sicura: questo il quadro che Martina dipinge ai microfoni di Radio Capital.

È scontro anche con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafedeche cautamente puntualizza sul fatto che la Magistratura non prende ordini dal potere politico e chi deve essere punito, come pretende Salvini, lo sarà. Le distanze tra i due partiti al Governo sembrano insomma aumentare, forse il Movimento non ha più intenzione di star zitto a guardare mentre Salvini fa le prove generale di premier del Paese. Dopo aver affrontato il ministro dei Trasporti Torinelli in merito alla chiusura dei porti, Salvini ci prova anche con la Giustizia, volendo per forza incanalare tutte le energie verso l’incarcerazione dei migranti, ritenuti da lui colpevoli ancor prima di aver indagato a fondo sull’accaduto. Stavolta, il pentastellato non ci sta e rassicura tutti, Salvini compreso, che quello che c’è da fare, verrà fatto, senza la necessità di avere indicazioni dal Governo. Anche il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Francesco Minisci, interviene sulla faccenda, ribandendo che la procura di Trapani deve poter proseguire nelle indagini senza intromissioni esterne, come d’altronde scritto nella Costituzione Italiana.

Di Editor