Boeri-smonta-salvini

Lo scontro tra Salvini e Tito Boeri è aperto: il vice-premier leghista sembra non aver proprio gradito le precisazioni fatte dal Presidente dell’Inps nella sua recente relazione. Boeri ha smontato punto per punto tutto il programma del nuovo governo e lo ha fatto dati alla mano, facendo riferimento a numeri e non a barzellette appena inventate. Se quindi Salvini e Di Maio speravano probabilmente di continuare a portare avanti la loro favola tanto apprezzata da molti italiani, Boeri non ha guardato in faccia nessuno e ha detto la sua. Subito è scattata la polemica ma si è anche aperta la prima crepa tra Lega e Movimento 5 Stelle. Se infatti Salvini vorrebbe liberarsi di Tito Boeri, Di Maio si dimostra molto meno drastico e afferma di volerlo tenere al suo posto almeno fino a fine mandato. Dal canto suo, la Meloni non ha tardato a far sentire la sua voce e ad umiliare il presidente dell’Inps, che diciamoci la verità: oggi è il primo ad aver portato dati e numeri a sostegno delle sue affermazioni! 

Tito Boeri e la questione dell’immigrazione

Uno dei punti su cui è intervenuto Tito Boeri dicendo la sua e smontando di fatto tutta la propaganda politica di Salvini è proprio la questione che sta più a cuore al leader leghista: l’immigrazione. Secondo il presidente dell’Inps, Salvini non ha fatto bene i conti nemmeno sul problema dell’immigrazione e sta prendendo delle decisioni che porteranno l’Italia ad una situazione probabilmente allarmante, anche sul piano lavorativo e pensionistico. La storia ci insegna, ha detto Boeri, che quando vengono fatte delle leggi molto restrittive sull’immigrazione regolare è inevitabile che quella irregolare aumenti. Lo ha dimostrato dati alla mano, Boeri: a fronte di una riduzione del 10% dell’immigrazione regolare, quella irregolare aumenta dal 3 al 5%.

La politica attuale di Salvini quindi potrebbe portare ad un aumento dell’immigrazione illegale, con tutte le conseguenze legate: lavoro in nero in primis.

Tito Boeri e la questione del precariato

Tito Boeri è intervenuto, sempre dati alla mano, anche sulla delicatissima questione del lavoro in Italia. All’indomani dall’approvazione del Decreto Dignità, sono moltissimi i punti e i problemi che evidentemente i 5 Stelle non hanno nemmeno preso in considerazione! Se il presidente dell’Inps non nega che ci siano degli elementi positivi nella nuova proposta, mette in evidenza anche il fatto che ci sono diversi fattori che non hanno proprio senso. Primo tra tutti, la reintroduzione delle causali sui contratti a tempo determinato, che non fa altro che appesantire ulteriormente l’iter burocratico e scoraggiare la creazione di lavoro nelle piccole imprese. Se l’obiettivo è quello di incentivare i contratti più stabili e quindi quelli a tempo indeterminato, non ha senso nemmeno aumentare i costi per entrambe le tipologie di contratti!

I dati vincono contro la propaganda

Nella relazione di Boeri di parla di molto altro: dalle pensioni ai temi più caldi affrontati dallo stesso governo nell’ultimo periodo. Quello che però finalmente piace a moltissimi italiani è il fatto di poter leggere opinioni supportate dai fatti, cosa che fino ad oggi sia Lega che Movimento 5 Stelle non sono stati in grado di offrire!

Di Editor