Prodotto in Canada, Scanners di David Cronenberg focalizza la sua attenzione su Cameron Vale (interpretato da Stephen Lack), affetto da gravi turbe psichiche e, per questo motivo, vive da emarginato, isolato dal resto della società. Nonostante i problemi da cui è affetto, Cameron viene selezionato da una famosa multinazionale, per essere inserito in un programma particolare, denominato Ripe, che appartiene all’industria degli armamenti  Consec. L’obiettivo di Ripe è generare degli scanner, degli esseri dotati di poteri telepatici e capaci di agire sulle capacità psichiche degli altri. Cameron verrà incaricato di una missione particolare, bloccare Revok, uno scanner terribile, che ha deciso di impadronirsi del potere.

 

Scritto e diretto interamente da David Cronenberg, il film si trova sui siti per vedere film in streaming sicuri, e ha come protagonisti gli “scanner”, persone caratterizzate da poteri telepatici e telecinetici, oggetti del desiderio della ConSec, che produce armi e sistemi di sicurezza. A Scanners sono seguiti due due sequel: Scanners 2 – Il nuovo ordine, prodotto nel 1991, e Scanners 3, realizzato nel 1992. Inoltre, dalla pellicola originaria sono stati creati due spin-off, Scanner Cop nel 1994 e Scanner Cop II nel 1995, ma senza il supporto del regista, David Cronenberg.

 

Seppur realizzato ad inizio anni Ottanta, con Scanners Cronenberg sembra aver anticipato quello che sarebbe stato il prossimo futuro, totalmente affidato alla tecnologia e alla digitalizzazione. Però, Scanners, al di là di questa vocazione profetica ed anticipatrice del futuro della società, riesce a conquistare lo spettatore, grazie alla sua capacità di mescolare fantascienza e thriller, in un climax di tensione e angoscia sin dai primissimi minuti della pellicola. Tensione e suspense che non decrescono con il trascorrere dei minuti, ma che vivono una parabola ascendente fino alla fine, lungo tutta la trama che scorre in un continuo duello tra due forze contrapposte: il bene (rappresentato da Cameron, lo scanner buono) ed il male (Revok, lo scanner prefigurazione del demonio). A differenza di alcuni film precedenti dello stesso Cronenberg (Il Demone Sotto la Pelle, Rabid e Brood) dove la trama delle storia appariva più semplice e meno strutturata, con Scanners il plot diventa più complesso proprio per la compresenza di questi due elementi che lottano l’uno contro l’altro, dove si realizza la contemporanea azione di piacere e dolore, dove la tecnologia ha superato l’uomo. Anzi, dove la tecnologia è entrata nell’uomo, grazie ai processi di telepatia, per cui la macchina è in grado di gestire il cervello umano. Oltre alla contrapposizione tra bene e male, Scanners è anche una contrapposizione tra passato a presente. Le due dimensioni temporali colorano la pellicola che, da un lato, appare una produzione vintage per il tempo in cui si inserisce e per la grande importanza che il regista conferisce alla testa/mente; dall’altro, invece, è già un film avanguardia, che apre uno sguardo a quel futuro che sarà, altamente tecnologico e digitalizzato, dotato di macchine umanizzate, in gradi di sentire, percepire e provare gli stessi sentimenti di una persona. Si tratta di un film che, pertanto esalta la catastrofe della corporeità, l’esplosione della materialità umana, finalizzata all’apertura di una nuova era.

Di Editore