ll Revenge Porn: ultimamente se ne sente parlare molto in giro, ma in pochi sanno che si tratta di un vero e proprio reato punibile per legge. Un caso di cronaca italiana, legato al Revenge Porn, è quello della povera Tiziana Cantone, la ragazza che è arrivata a togliersi la vita a causa di alcuni video a sfondo pornografico che a sua insaputa il suo ex fidanzato ha diffuso in rete. Tiziana non ha retto alla profonda umiliazione che un gesto così vile le ha provocato e vedendosi rovinata la reputazione e non sentendosi indifesa e vulnerabile, ha attuato il drammatico gesto.

Il Revenge Porn, come facilmente intuibile, è quindi un reato particolarmente sgradevole, in quanto vede come vittime principali le donne i cui ex fidanzati (o ex mariti, o comunque soggetti di sesso maschile), pubblicano su internet ‘per vendetta’ alcuni contenuti ‘hot’, prodotti talvolta ad insaputa della vittima stessa. Questo tipo di reato purtroppo, oltre a ledere in modo palese la reputazione del cittadino, arriva anche ad uccidere.

Ma come difendersi da questo reato? “Oggi per fortuna c’è uno strumento legislativo che può aiutare – dicono gli esperti di Cyber Lex (una squadra di avvocati e tecnici informatici che si occupa di diritto alla privacy su internet) – è il nuovo Regolamento europeo (GDPR 2018), che a partire dal 25 maggio 2018 (data in cui entrerà in vigore a tutti gli effetti), darà la possibilità all’utente interessato di poter esercitare il proprio diritto all’oblio e quindi di poter richiedere di rimuovere da Internet i propri dati personali considerati lesivi della propria reputazione”. Oggi si sente molto parlare di Revenge Porn (quando vengono diffusi in rete contenuti a sfondo sessuale all’insaputa dei soggetti interessati), o di Cyberbullismo (quando la vittima è oggetto di pesanti derisioni o intimidazioni da parte di terzi): in questi casi si può parlare di forti danni alla reputazione di un individuo? “Sì, senza ombra di dubbio. Ed è per questo che consigliamo ai cittadini che ritengono di essere vittime di questi reati sul web, di rivolgersi immediatamente ai nostri esperti di Cyber Lex, che saranno certamente in grado di aiutarli a salvaguardare la loro reputazione e il loro onore, avvalendosi dei nuovi strumenti legislativi del GDPR 2018”.

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