Dopo il caso della nave delle Ong Aquarius, questa settimana a tenere sulle prime pagine dei giornali la questione dei migranti è la nave Lifeline.

È solo dell’ultima ora la notizia che Malta avrebbe finalmente permesso ai profughi della nave Lifeline di sbarcare. All’inizio sembrava che la nave potesse solo ormeggiare in porto per via delle condizioni meteo avverse per poi ripartire verso un porto, che non era stato individuato ancora. Il governo di Malta ha aperto il porto per permesso lo sbarco del carico umanitario. I profughi verranno comunque smistati e indirizzati verso 8 Paesi europei: Belgio, Malta, Italia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Olanda. La nave verrà sequestrata perché ritenuta illegale; batte bandiera olandese ma l’Olanda non la riconosce. Inoltre, si tratta di un’imbarcazione da diporto che potrebbe ospitare al massimo 50 persone ma ne trasporta anche 200. Il capitano non è soccorritore ma un incosciente e per tale ragione verrà messo sotto interrogatorio dalle autorità maltesi.

Il superamento del regolamento di Dublino

Si sente spesso parlare del trattato di Dublino il quale prevede che un migrante avvii le procedure per la richiesta di asilo nel Paese di primo ingresso. La cosa assurda è che tale provvedimento è stato votato, al suo tempo, da Calderoli della Lega, mettendo in evidenza la grande impreparazione dell’eurodeputato. È ovvio che una disposizione del genere lasci l’onere delle gestione di tutti gli arrivi ai Paesi che sono più vicini alle rotte migratorie, in primis Italia e Grecia, mentre sono liberate da questo peso quelle regioni lontane. Se un migrante può chiedere asilo nel primo Pese in cui arriva, deve restarci creando un enorme problema ai suddetti Paesi di primo ingesso.

Il superamento del trattato di Dublino sarà al centro del prossimo Consiglio Ue del 28 e 29 giugno, il primo per il nuovo governo verde giallo, come ribadito oggi dal premier Conte parlando alla Camera dei Deputati. Un migrante non arriva in Italia ma arriva in Europa ed è quindi l’intera Unione che deve farsi carico della questione.

La maggioranza tedesca vacilla

La cancelliera tedesca Merkel ha più volte ribadito come l’Europa abbia effettivamente lasciato da sola l’Italia nella gestione dei migranti. Per tale motivo, la cancelleira si è detta disponibile a fare di più, a differenza del collega francese Macron che parla bene ma razzola male, molto male; basti infatti pensare alle porcherie che i poliziotti al confine francese fanno rimandato indietro in Italia anche bambini e donne incinte con le suole delle scarpe tagliate, nonostante sta volta si renda disponibile a riceve i migranti di Lifeine… forse solo per fare bella figura davanti alla telecamere?

L’Italia accoglie con entusiasmato le dichiarazioni della Merkel che però non trova appoggio del suo ministro degli interni Horst Seehofer che ha impedito alla Germinai di ospitare i migranti della nave Lifeline. Il ministro tedescon si è detto molto contrario ad accogliere nuovi migranti e ha espresso la volontà di chiudere i confini e rimandare indietro i migranti che provano a entrare illegalmente nel Paese. Bel guaio per la Merkel che governa sul filo del rasoio con un patto di governo che ora traballa.

 

Di Editor