Dopo aver subito 38 furti, un commerciante, che dormiva nella sua azienda, ha raccontato al pm di essersi svegliato a causa di alcuni rumori e, d’istinto, di aver sparato, causando la morte di un 29enne moldavo. Un secondo malvivente in fuga.

Eccesso di legittima difesa

Il titolare di una rivendita di pneumatici di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, è stato accusato di eccesso di legittima difesa.

Verso le 4 di mattina di ieri (28 novembre 2018), l’uomo, spaventato da alcuni rumori, ha sparato ed ucciso uno dei ladri che era penetrato nell’azienda, dove stava dormendo, dopo aver subito l’ennesimo furto. Infatti, secondo il suo legale, l’uomo sarebbe stato vittima, in pochi mesi, di ben 38 furti. Tuttavia, secondo i carabinieri di Cortona le denuncie di furto formalmente presentate, dal 2014 ad oggi, sarebbero solo 6.

Il titolare dell’azienda ha raccontato al pm, Andrea Clausani, di essersi svegliato a seguito di alcuni rumori e, stanco della situazione, di aver sparato d’istinto 2-3 colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto il giovane moldavo, che si è poi accasciato nel cortile dell’azienda, mentre l’altro malintenzionato è riuscito a fuggire.

Telefonata di Salvini al commerciante

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha deciso di chiamare il commerciante, Fredy Pacini, il quale, attualmente, non è in stato di fermo, al fine di dimostrargli la “vicinanza delle istituzioni”.

A riferire tale singolare gesto, è stato uno dei legali dell’uomo, Alessandra Cheli, la quale ha tenuto a precisare che: “Pacini non se l’è sentita di parlare con il ministro, perché è troppo scosso. Ha chiamato me perché lo ricontattassi. Salvini è stato sincero”.

La legge sulla legittima difesa

Salvini, dopo tale triste episodio, ha fatto sapere che la legge sulla legittima difesa completerà il suo iter. Infatti, ha affermato: “Dopo il Decreto Sicurezza, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla Legittima Difesa”. E ha aggiunto: “Io sto con chi si difende, entrare con la violenza in casa o nel negozio altrui, di giorno o di notte, legittima l’aggredito a difendere se stesso e la sua famiglia”.

Il 24 ottobre scorso è stato approvato il disegno di legge sulla legittima difesa. Si tratta di uno dei temi che ha infiammato maggiormente il dibattito politico. Per quanto riguarda i casi di legittima difesa domiciliare viene considerato sempre valido il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l’offesa. Inoltre, si considera “sempre in stato di legittima difesa”, chi all’interno di un domicilio, di un negozio o di un studio professionale, respinge l’intrusione attuata da una o da più persone, che ha intenzioni minacciose o che si presentano munite di un’arma o di altri mezzi in grado di generare danno fisico. Il testo, poi, esclude la punibilità di coloro che agiscono per salvaguardare la propria vita o quella dei propri cari “in condizioni di grave turbamento”. In più, chi viene assolto in sede penale dal reato di eccesso di legittima difesa, non è obbligato, come avveniva prima, a risarcire il danno causato dal fatto.

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