<<Quando l’amore vi chiama, seguitelo anche se le sue vie sono dure e scoscese e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui, anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché l’amore come vi incorona così vi crocifigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà. […] Quando amate non dovreste dire: “Ho Dio nel cuore”, ma piuttosto, “Io sono nel cuore di Dio”>>. Così recita quest’inno all’amore di Kahlil Gibran, che viene ripreso nella lettera di Quaresima – Pasqua 2018, da Mons. Gerardo Antonazzo, che si rivolge ai suoi fedeli della Diocesi di Sora con l’intento di far conoscere il significato profondo della parola unione, famiglia.

La lettera pastorale di Pasqua 2018, scritta direttamente da Mons. Antonazzo, affronta un tema importantissimo per i nostri giorni, che risiede nell’importanza del matrimonio e del “fare famiglia”. In un’epoca così delicata per i valori e per la fede, le persone hanno sempre più il timore e la paura di amare, perché vengono meno le certezze. Fino a qualche anno fa, sposarsi era qualcosa di pressoché scontato, al contrario di adesso che è divenuto come una mera formalizzazione sociale dei legami affettivi. Il concetto di famiglia passato faceva riferimento al nucleo come valore e istituzione sociale e morale su cui poter affidamento, visione totalmente opposta a quella attuale in cui il fare famiglia è divenuto qualcosa di problematico e vincolante. E’ a tal proposito che il Vescovo Gerardo Antonazzo coglie l’occasione, con la lettera Pastorale di Pasqua 2018, per diffondere l’idea che diventare un nucleo familiare è una vocazione di Dio, e allo stesso modo è vocazione anche diventare marito e moglie, così come madre o padre.

La Chiesa è la Famiglia delle famiglie, e Dio da sempre ama e benedice la famiglia, e <<la gioia di fare famiglia precede ogni forma giuridica di ordinamento matrimoniale>>. Non si può prescindere da tali principi, perché sono intrinseci dell’esistenza umana. Non significa che non esistono problemi nella vita di coppia, o che il matrimonio sia una cosa semplice, ma come afferma lo stesso Papa Francesco ne “Amoris Laetitia”, bisogna saper andare oltre l’ansia di cambiamento. La Società propone un modello sfrenato di cambiamento, senza però offrire un rimedio per poter affrontare. Papa Francesco esorta quindi a riflettere sulla realtà concreta, partendo anzitutto dalla storia, la quale insegna che un uomo e una donna sono destinati ad unirsi e a formare una famiglia, non solo per la legge divina, ma anche per una legge umana. Non si può andare contro la storia, così come non si può andare contro il principio umano, ed è per tale motivo che Mons. Antonazzo ha scelto da qualche anno di introdurre diversi eventi (anche durante il periodo di Quaresima – Pasqua 2018), all’interno della propria Diocesi di Sora, per dare un insegnamento e anche un aiuto alle coppie che hanno bisogno di aiuto e che vedono nella parola del Signore e della Chiesa, un supporto reale.

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