Di-maio

Si è aperto ieri un nuovo importante capitolo della politica italiana: il nuovo governo guidato da Giuseppe Conte ha ottenuto la fiducia definitiva alla Camera, con 350 voti favorevoli e 236 contrari. Ormai quindi ci siamo: dopo un’attesa che sembrava non finire mai, adesso possiamo finalmente dire di avere almeno un governo e di questi tempi, alla luce degli ultimi avvenimenti, non era certo scontato che avremmo potuto affermarlo così presto! Abbiamo sentito tutti gridare all’impeachment quando Mattarella si è rifiutato di confermare la nomina di Savona come ministro dell’economia. Possiamo essere d’accordo oppure no con la sua decisione: sta di fatto che dopo pochissimi giorni quel termine – impeachment – che sentivamo sulla bocca di tutti era già passato in disuso.

Il nostro problema è che dimentichiamo troppo presto, in un’era che ci bombarda di informazioni, che ci costringe a fare un passo indietro, poi uno avanti e altri due indietro.

La politica si fa su Facebook?

“Da oggi pronti a lavorare per migliorare la qualità della vita degli italiani”. E’ stato con queste parole che ieri Giuseppe Conte, dopo aver ottenuto la fiducia definitiva alla Presidenza del Consiglio, ha espresso il suo pensiero. Dove? Naturalmente con un tweet, in uno dei social network più famosi del mondo! Chi non lo avrebbe fatto di questi tempi? Ormai moltissimi italiani cercano le notizie su facebook o su twitter, le condividono spesso senza nemmeno averle lette e si rendono quindi partecipi della grande truffa dei social.

Perchè parliamo di truffa? Perchè l’ultima campagna elettorale è stata proprio una farsa: ogni politico ha detto la sua sui social network, ma non si è limitato a fare questo. Se Salvini, Di Maio, Renzi & Co. si fossero fermati ad esprimere il loro pensiero avrebbero fatto una campagna elettorale giusta. Così però non è stato. Tutto il popolo italiano si è ritrovato catapultato nella Commedia dell’assurdo 2.0: promesse impossibili da mantenere, accuse infondate e tante, tante, troppe bufale!

Sono proprio loro, le famigerate bufale, il vero problema della politica italiana. Non è accettabile che un personaggio di spicco come Matteo Salvini abbia fondato tutta la sua campagna elettorale su una quantità di notizie false impossibile da contare! Ve lo sarete chiesti anche voi: possibile che non si sia mai accorto che quello che stava pubblicando o condividendo fosse assolutamente infondato? Ma certo che se n’è accorto, certo che ne era consapevole! Possiamo essere d’accordo come in disaccordo con le idee del Leader leghista ma una cosa dobbiamo comunque ammetterla: Salvini non è stupido. La sua furbizia è venuta fuori proprio in quest’ultima campagna elettorale ma il problema maggiore è che per lui non è ancora finita.

Pensavamo di esserci liberati dei suoi post e dei suoi video faziosi, ma diciamoci la verità: Salvini pensa ancora di essere in campagna elettorale! Adesso le cose sono state decise: il nuovo governo è stato formato e non c’è più spazio per la propaganda. Da oggi noi italiani ci aspettiamo che le cose vengano fatte e non solo dette: sarà difficile se non impossibile mantenere le promesse. Certamente però, allontanarsi dai social farebbe bene a tutti!

Di Editor