I due leader del Movimento con le idee un po’ confuse e discordanti sono stati rispettivamente intervistati e hanno rilasciato dichiarazioni allarmanti per certi versi.Il Presidente del Consiglio Conte è stato intervistato dal Corriere della Sera e Grillo invece intervistato da Ian Brummer per Gzeroworld.

Al Corriere della Sera il premier Conte si definisce come l’espressione populismo che governa oggi il Paese. Inizia così l’intervista al Presidente del Consiglio che chiarisce subito un apio di questioni: l’uscita dell’Italia dall’Euro e dalla Nato non sono nei programmi del governo. Meglio mettere subito le carte sul tavolo anche perché spesso arrivano delle uscite clamorose di deputati e altri politici del Movimento e la credibilità del suo governo.Troppo tardi Conte! Ci pensa Grillo a fare l’ennesima uscita anti euro… La figura politica del premier è un po’ celata, Conte però deve tenere i capi saldi dell’intesa di Governo tra Lega e Movimento, senza farsi mettere in ombra dei suoi due vice premier Salvini e Di Maio.

Molte altre sono le questioni in ballo, a partire della posizione del ministro dell’economia Tria. Conte cassa categoricamente l’uscita del governo di Tria che dice esser un punto saldo. Il compito dei Tria è quello di custodire i conti e trovare anche spazi di manovra con l’Unione Europea per cambiare le vite degli italiani. Il premier in Europa ha una posizione diversa dagli altri leader, come lui stesso ammette. Si incontra con figure istituzionali che nei loro Paesi hanno problemi di assedio da parte di forze populiste mentre lui ne è invece la diretta espressione. È il populismo ad aver messo Conte nella posizione che ora ricopre e si dice convinto che se si continua di questo passo, il suo governo potrebbe durare anche 5 anni. forse anche lui avrà sentito che l’operato del Governo fino adesso è valutato positivo dalla maggior parte dei cittadini.

Intanto un recente intervista del fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo riapre aula questione Euro sì o no. Il fondatore parla della politica in generale sparando a zero sull’attuale sistema. Non si può parlare di democrazia quando metà della popolazione non va a votare, dice il leader supremo dei 5 Stelle. Grillo azzarda e propone di comporre una delle due camere del Parlamento a estrazione.Le azzardate conclusioni di Grillo lasciano un po’ perplesso l’intervistatore Ian Bremmer per GZeroWorld.

Altra questione sul tavolo la permanenza nell’euro; anche Bremmer come altre forze politiche e i politici di mezza Europa, non ha ben capito la posizione del Movimento. Grillo si è detto aperto sulla questione di proporre un referendum popolare per uscire dell’Unione Europea.All’intervistatore dice che si tratta di un modo per tastare quale sia la reale volontà dei cittadini e aprire un confronto in merito alla possibilità o meno. L’intenzione è quella di preparare un piano B nel caso qualcosa dovesse andare male. Il fantomatico piano B ancora non esiste ma Grillo è certo che Paesi alleati come Francia e Germania invece abbiano già stabilito tale piano.

Di Editor