Da subito si era capito che il tema dei migranti era molto caro al nuovo governo 5 Stelle – Lega.. In particolare quest’ultimi, avevano incentrato gran parte della campagna elettorale nel promettere minori sbarchi di profughi ed ora ci siamo: la prova è arrivata e la Lega ha mantenuto la promessa. Una rarità per quanto riguarda le promesse fatte in campagna elettorale che devono fare i conti con l’agenda di governo e con le coperture finanziarie, come è successo alla flat tax che è rinviata all’anno prossimo per le famiglie e al reddito di cittadinanza che non è ancora pervenuto.

Tutto inizia quando la nave umanitaria Aquarius che batte bandiera di Gibilterra soccorre in mare dei migranti: 629 persone tra cui minori e donne incinta su una nave che ne può portare al massimo 500. La nave si dirige verso Malta che però contesta la decisione poiché il porto più vicino è italiano. Salvini, neo ministro dell’interno, non ci sta e decide di chiudere i porti. Un segnale molto forte per affermare che l’Italia non ne può più di sbarchi di migranti. I dati un po’ confermano il leader della Lega e un po’ no: altri paesi europei come Germania, Svezia, Malta e altri hanno davvero fatto la loro parte nell’accogliere i migranti, a differenza però di altri come Polonia, Ungheria e Bulgaria che hanno alzato muri, filo spinato e chiuso i confini.

Le dichiarazioni però hanno un risvolto per la nave umanitaria che non sa dove sbarcare a questo punto. Le opposizioni, comprese quelle di mezza Europa, condannano la scelta di Salvini e del governo perché non si può fare politica quando ci sono persone in mare che vanno salvate. Per fortuna la città di Valencia in Spagna si dice pronta ad aprire il porto ma le condizioni del mare sono critiche, senza contare la mancanza di viveri e le condizioni disperate dei passeggeri.

Alcuni potrebbero sostenere che era ora che qualcuno alzasse la voce e facesse rispettare gli accordi europei sulla gestione dei migranti, ma di certo tutti saranno concordi nel dire che a livello istituzionale non si può assumere questo atteggiamento provocatorio e sboccato, come a una riunione di condominio. Ci sono delle procedure e dei toni che si spera i governati del Paese assumano per poter dare anche il buon esempio a tutta la popolazione che sta vedendo un eccesso di violenza in ogni settore, compreso quello della scuola dove gli insegnanti malmenati da alluni e genitori sono ormai all’ordine del giorno. Gli accordi sulla distribuzione dei migranti vanno rivisti, ma il nuovo ministro dell’interno non può giocare con la vita di 629 disperati a bordo di una nave senza viveri, acqua e stipati all’inverosimile. Oltre alla voce grossa per impedire a nuovi migranti di arrivare in Italia, l’augurio è che questa fermezza resti anche per attivare sistemi più sicuri e legali per arrivare in Europa, intensificando i corridoi umanitari, per esempio, avviando nuovi tavoli di emergenza sulla questione con gli altri partner europei.

Di Editor