Crollo-ponte-genova

Il crollo del Ponte Morandi a Genova non è certo passato inosservato: la notizia della tragedia, avvenuta martedì mattina nel capoluogo ligure, ha immediatamente fatto il giro di tutte le testate giornalistiche nazionali ed internazionali. Se in un primo momento però l’attenzione era rivolta esclusivamente alle vittime (che per il momento sono ferme a 39) adesso si iniziano a fare tutti gli accertamenti del caso per identificare il responsabile di questa terribile tragedia. Le foto che sono uscite negli ultimi giorni hanno messo in evidenza le condizioni del ponte prima del crollo ed era chiaro a chiunque che necessitasse di manutenzione. Le responsabilità quindi ci sono, e di certo il gruppo Autostrade non si può dire fuori dalle accuse.

Quello che però ha destato critiche è stato l’atteggiamento del governo e in particolare di Matteo Salvini e altri esponenti della Lega. Il vice premier, lo avevamo già visto, non ha mai smesso di fare propaganda e ha approfittato anche di questa tragedia per puntare il dito sul Pd, sull’Europa e per fare insinuazioni politiche. Le sue dichiarazioni sui social però sono apparse fuori luogo, in un momento in cui il rispetto per le vittime e per le loro famiglie doveva essere messo prima di ogni altra cosa.

Continua la propaganda di Salvini

La propaganda di Salvini continua: il vice premier è proprio affezionato ai suoi account social e anche in un momento così delicato non si smentisce. Criticato aspramente da diversi esponenti del Pd, Salvini ha subito twittato puntando il dito contro Autostrade per l’Italia ma in modo indiretto anche contro il vecchio governo di sinistra. In un momento così delicato, quando ancora si sta facendo il conto delle vittime e la gente è disorientata, fare propaganda politica è da veri e propri sciacalli. Salvini avrebbe dovuto avere almeno la decenza di attendere che i soccorsi fossero terminati, prima di parlare di questioni politiche. Le persone erano ancora sconvolte e sotto shock, ma il vice premier non si è certo tirato indietro: dopotutto fare propaganda è la cosa che gli riesce meglio e negli ultimi mesi lo ha dimostrato a più riprese!

Il bilancio delle vittime e dei feriti

Per il momento il bilancio dei morti rimane fermo a 39 persone, mentre i feriti ricoverati in ospedale sarebbero 15. Tra le vittime rimaste sotto alle macerie del ponte crollato a Genova c’erano anche 3 bambini, che hanno perso la vita in modo ingiusto. I responsabili di questa tragedia devono sicuramente essere identificati e dovranno pagare per l’errore commesso. Questo però non significa che i politici se ne possano approfittare per fare l‘ennesima battaglia propagandistica. Di fronte alle tragedie sarebbe meglio avere pazienza e mettere da parte, almeno per qualche giorno, le propri velleità politiche. Salvini in questo non si è smentito e ha dimostrato ancora una volta di non essere consapevole di trovarsi già al governo. La partita dovrebbe già averla vinta ma sembra ancora nel pieno della campagna elettorale. Forse adesso è arrivato il momento di tacere e dimostrare le cose con i fatti.

Di Editor